Acqua in bocca!

Mari e oceani rappresentano un’immensa fonte di biodiversità, a partire dai minuscoli organismi che costituiscono il plancton fino ad arrivare alle gigantesche balenottere azzurre, gli animali più grandi sul pianeta. 

Una grande diversità di forme viventi che è data anche dalla varietà di ambienti presenti: fosse oceaniche a migliaia di metri di profondità, piccoli atolli, vulcani sottomarini e coloratissime barriere coralline. Proprio quest’ultime sono tra gli habitat più ricchi di vita sul nostro pianeta e popolate da migliaia di organismi: un solo centimetro quadrato ospita fino a 2 milioni di alghe unicellulari. 

Questa ricchezza di biodiversità non è solo fonte di bellezza, ma anche di risorse fondamentali per la nostra vita sul pianeta: gli oceani producono cibo, forniscono ossigeno, assorbono anidride carbonica e regolano il clima.

Tuttavia questi ecosistemi e tutto ciò che ci forniscono sono sempre più a rischio a causa dell’inquinamento, degli impatti del cambiamento climatico e del sovrasfruttamento delle risorse marine. 

Negli ultimi 60 anni la pesca industriale a livello mondiale è cresciuta così tanto che un terzo delle riserve ittiche risulta sovrasfruttato, con più pesci catturati di quanti riescano a riprodursi.

L’economia blu  rappresenta un modello di sviluppo economico alternativo che ha al centro la salvaguardia e la valorizzazione di questi preziosi ecosistemi.
Seguendo i principi della blue economy, CAST sta realizzando in Kenya il progetto ECOS, promuovendo a Kilifi uno sviluppo sostenibile delle attività di pesca collaborando con le comunità locali per attività di ittiturismo, piccoli progetti di allevamento e protezione dell’ecosistema costiero.